La cultura samurai a Firenze? Dal 1800 una lunga tradizione tra botteghe e scuole.
Da molto tempo Firenze celebra la cultura giapponese ospitando mostre e manifestazioni artistiche del suggestivo arcipelago dell’Estremo Oriente. Il Giappone, infatti, paese di shogun e samurai, ha sempre affiancato alla maestria nell’uso delle armi, la raffinatezza artistica e l’eleganza delle armature.
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Negli ultimi anni del 1800, Firenze vide nascere le prime botteghe specializzate in antiquariato orientale, spesso frequentate da Frederick Stibbert, il collezionista che ha lasciato alla città l’omonimo museo. Tra le varie armature, la collezione giapponese occupa, indubbiamente, uno spazio di inestimabile valore. Il simbolo della cultura militare giapponese è sicuramente la katana, spada dalla lama curva perfettamente bilanciata, un’armonia di forme tuttavia letale.
Dove trovare una katana antica a Firenze?
Non è così difficile come potrebbe sembrare, infatti, a due passi da Ponte Vecchio, la bottega antiquaria Sakura Matsuri (Via deiVelluti,) mantiene viva la tradizione intorno alla più conosciuta arma bianca nipponica, promuovendone la conoscenza anche attraverso giornate di studio e informazione.
Per chi invece volesse cimentarsi nella scherma con la katana?
La scherma con la katana è improntata soprattutto alla rapidità e alle finezze tecniche e stilistiche. Ci si allena a colpire i punti giusti, in particolare le articolazioni, con forza, velocità e precisione. Inizialmente per l’allenamento si utilizzava il Bokken, un bastone di legno sagomato a forma di spada, ma in questo causava comunque un gran numero di incidenti e fu allora sostituito con lo Shinai, un bastone composto da quattro listarelle di bambu tenute insieme da dei legacci. La differenza fondamentale tra la scherma occidentale e la scherma con la Katana è che, in occidente, c’è sempre stata l’idea di difendere e attaccare contemporaneamente: la spada è usata con una mano, mentre l’altra tiene lo scudo.
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In Giappone c’è sempre stata una predilezione dell’attacco sulla difesa. La Katana viene generalmente tenuta con entrambe le mani, il che ne aumenta forza e velocità, il che va a scapito della difesa: il samurai, per colpire l’avversario, offre il suo stesso corpo a bersaglio, tanto che un antico motto inquietante recita così: “Lasciar tagliare la mia pelle e tagliare la carne, lasciar tagliare la mia carne e tagliare le ossa”.
La disciplina che tradotta significa “Via della spada”, è il Kendo. Il Kendo può essere considerato una scherma con la spada giapponese, anche se in allenamento, la katana è sostituita con lo shinai. Attraverso un’evoluzione morale e filosofica, il kendo è diventato una tecnica per cercare se stessi, piuttosto che un esercizio volto a uccidere e, per lo stretto legame che intrattiene con lo Zen, l’aspetto agonistico di questa arte è subordinato a principi etici.
Vuoi diventare un vero samurai? A Firenze le scuole si moltiplicano giorno dopo giorno. Scoprile qui.
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Credits: MeltingPotIt, HistoryOfWar, ShotokanKarateDo
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